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Arrivederci ...

Con immenso dolore annunciamo che è mancato all’affetto dei suoi cari il nostro amato Presidente Giacinto Damiani. Il funerale avrà luogo domani, sabato 21 maggio, alle ore 15.30 nella Chiesa di Maria Santissima dei Sette Dolori di Serra San Bruno (VV). Esempio di dedizione all’onestà, al lavoro e alla famiglia, lascia un vuoto incolmabile nel cuore di quanti in vita ne hanno apprezzato la profondità di cuore e l’impegno sociale. E’ infinitamente difficile trovare le parole giuste in questo momento per ricordare un amico, un collega, un padre; ma con la Sua lungimiranza ci ha lasciato in aiuto, tra le tante, questa poesia.     Sandro Gaetano Una lacrima per chi nasce, un sorriso per chi muore (Giacinto Damiani, 11.08.21) Se il riposo non ci fosse? Se il dolore dominasse? Se la vita fosse eterna? Tutti via con la lanterna  a cercare il Creatore, invocandone col core, Sora Morte e con fervore. Quandu muoru io? Faciti festa!  Ca io la tiegnu a parrari! A cui assumigghja sora Morte? Nu puo

Il Comitato ringrazia "Caseificio Artigianale Antonio De Masi dal 1960" e le Famiglie di Bruno e Luciano per la targa premio "Gemellaggio Soverato Fabrizia"


ANTONIO DE MASI CASEIFICIO
SOVERATO

Antonio De Masi nasce a Fabrizia il 1929. Nel 1943 la famiglia si trasferisce  a Soverato per lavorare alle dipendenze del barone Gregoraci, proprietario della grossa tenuta "Turrati", una importante attività agricola zootecnica, con annessa azienda casearia, che si avvaleva della manodopera dei migliori casari  provenienti dalla Campania. Così Antonio a soli 14 anni, inizia a lavorare nel caseificio, a stretto contatto con quei maestri di primo ordine fino ad apprenderne tecniche, accorgimenti , segreti custoditi gelosamente. "Lu mistieri si arroba e no si mpara" sosteneva Mastro Bruno. Antonio De Masi supportando la validità di tale pensiero, nel 1954, a soli 25 anni, diventa il maestro casaro dell'azienda lavorando con dedizione fino alla chiusura della stessa, nel 1959. Continua così l'attività in proprio e negli stessi anni, 1956, sposa Giuseppina che gli da cinque figli, tra cui Bruno e Luciano, che calcano le orme paterne, onorandole, migliorandole.  

Perché e quando conobbi i fratelli Bruno e Luciano De Masi ( sopra nella foto)
Premetto che per motivi di lavoro visitavo ogni anno i capoluoghi o altre città importanti di ben 18 regioni italiane. Incontravo tantissima gente. Subivo le frecciatine sulla Calabria che, vaccinato, garbatamente rigiravo al mittente ottenendone le scuse. Quando, però, la conversazione scivolava, inevitabilmente, sulla bontà dei prodotti e la naturale eccellenza dei sapori, per legittima difesa e non  apparire disinformato,  ricorrevo alla "bugia convenzionale" per tre motivi:
- non danneggiavo nessuno- Soverato non  rientrava nel mio itinerario di lavoro.- abitavo in zona diversa dove i migliori caseifici della zona erano miei clienti. Non c'è stata una sola Regione in cui tra coloro che incontravo non ci fossero più persone che conoscessero, decantassero la genuinità, sapori dei prodotti  De Masi di Soverato. Tale fenomeno mi ingelosiva, mi scocciava non poter dire che parlavano di un mio cliente. Era troppo per la mia formazione, andai a trovarli, li aggredii, li accusai, capirono... mi strinsero la mano, ma ciò che più conta mi ricambiarono una amicizia, fatta di reciproca stima, consolidatasi nel tempo. Gente rara, prodotti adeguati. Grazie. Ad Maiora.   

D.: Cosa vi ha spinto a fare la targa premio per il concorso di poesia?
R.: Sig Damiani dietro la sua richiesta, apprezziamo il contenuto del blog, ciò che lo motiva, gli esempi che emergono,  le "radici", l'opera e gli insegnamenti di ns. padre.


  RIFLESSIONI SU:  mastro-bruno.blogspot.com

RADICI, DESERTIFICAZIONE, DEGRADO 
METASTASI  del TERRITORIO
                                                                                 
SERVE SINERGIA A 360°  I POLITICI VANNO I PROBLEMI RESTANO " """ 

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